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dai GIORNALI di OGGI"Servono politiche monetarie, finanziarie e di budget coordinate" Fmi: "La recessione sarà lunga e severa, mentre la ripresa sarà lenta" Il Fondo Monetario: "Recessioni sincronizzate a livello globale tendono a essere ancora più lunghe" Auto frena il calo del mercato: Mar Auto, frena il calo del mercato a marzo vendite giù del 9%zo vendite giù del 9%2009-04-16 |
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L'andamento del mercato auto in Europa negli ultimi 12 mesi
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-04-16 "Servono politiche monetarie, finanziarie e di budget coordinate" Fmi: "La recessione sarà lunga e severa, mentre la ripresa sarà lenta" Il Fondo Monetario: "Recessioni sincronizzate a livello globale tendono a essere ancora più lunghe" La sede dell'Fmi a Washington (Afp) WASHINGTON (USA) - "L'attuale recessione sarà insolitamente lunga e severa, e la ripresa lenta". Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in uno dei capitoli del consueto World Economic Outlook che sarà diffuso la prossima settimana. "Recessioni associate a crisi finanziarie tendono a essere severe. La ripresa da queste recessioni è solitamente lenta. Se queste recessioni - spiega il Fmi - sono sincronizzate a livello globale tendono a essere ancora più lunghe e seguite da riprese ancora più deboli". POLITICHE ECONOMICHE COORDINATE - "Una delle lezioni più importanti che abbiamo imparato dagli episodi di crisi finanziarie è che ripristinare fiducia nel settore finanziario è essenziale per far sì che le politiche macroeconomiche abbiano effetto e ci sia una ripresa economica" spiega ancora l'Fmi. Per far fronte "all'attuale recessione mondiale servono politiche monetarie, finanziarie e di budget coordinate. Misure di politica monetaria e fiscale sono necessarie per sostenere la domanda nel breve termine. Ma al di là di queste azioni - spiega l'Fmi -, una delle lezioni più importanti che abbiamo imparato dagli episodi di crisi finanziarie è che ripristinare fiducia nel settore finanziario è essenziale per far sì che le politiche macroeconomiche abbiano effetto e ci sia una ripresa economica". BANCHE ED ECONOMIE EMERGENTI - "Il ruolo giocato dalle banche nell'attuale crisi sembrerebbe presagire un declino protratto dei flussi di capitale verso i paesi emergenti" sottolinea amcora nel suo rapporto il Fondo Monetario Internazionale. "Esperienze passate di stress sistemici per le banche nelle economie avanzate (la crisi dell'America Latina agli inizi degli anni '80 e la crisi giapponese degli anni '90) mostrano come il declino di flussi di capitale tende a essere piuttosto elevato e prolungato. Data la loro ampia esposizione, le economie europee emergenti potrebbero essere duramente colpite", spiega l'Fmi, sottolineando come "le strette relazioni di credito fra le economie europee emergenti e non è un importante fattore delle attuali turbolenze nell'Europa dell'Est. Sin dalla metà degli anni '90, le banche dell'Europa occidentale hanno dominato i flussi di credito verso le economie emergenti. Alla fine del 2007 i loro asset nelle economie emergenti hanno raggiunto il 10% del pil nelle economie avanzate, a fronte di un 2,5% complessivo delle banche canadesi, giapponesi e americane". L'Fmi constata inoltre come le "crisi finanziarie nelle economie avanzate si trasmettono in modo rapido e intenso alle economie emergenti, con i legami finanziari a fare da canale di trasmissione. Il declino dei flussi di capitale verso le economie emergenti in seguito a tali crisi può essere protratto, dati i problemi di solvibilità con cui si trovano a fare i conti le banche delle economie avanzate, che forniscono significativi finanziamenti alle economie emergenti. Una coordinata risposta politica da parte delle economie avanzate ed emergenti è necessaria, in quanto una riduzione delle vulnerabilità individuali di un paese non può da sola isolare le economie emergenti da uno shock finanziario nelle economie avanzate".
16 aprile 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2009-04-16 In Europa gli incentivi dei governi cominciano a dare frutti Bene la Fiat che cresce del 14,7%. La Germania il Paese più positivo Auto, frena il calo del mercato a marzo vendite giù del 9% Auto, frena il calo del mercato a marzo vendite giù del 9% L'Ad della Fiat Sergio Marchionne ROMA - Frena il calo delle immatricolazioni di auto in Europa. A marzo, per l'undicesimo mese consecutivo, le vendite sono diminuite del 9% (nell'Europa a 27) rispetto allo stesso mese del 2008. Sale invece la Fiat che nel mese scorso ha venduto 131.315 vetture nuove, segnando un aumento del 14,7% rispetto ad un anno fa. A frenare la flessione del mercato ci sono i circa 3 giorni di lavoro in più ma anche l'effetto dei piani a sostegno del rinnovamento del parco auto varati in gran parte dei Paesi europei. E' quanto emerge dai dati dell'Acea, l'Associazione dei costruttori di auto. Il primo trimestre dell'anno chiude, comunque, in negativo con un crollo del 17,2% delle immatricolazioni a 3.439.720 unità rispetto alle 4.154.778 dei primi tre mesi del 2008. Nell'Europa occidentale le immatricolazioni sono calate, a marzo, dell'8% a 1.429.445. Vendite record (+39,9%) per la Germania grazie agli incentivi varati a gennaio. In crescita anche il mercato della Francia (+8%) e in lieve ripresa anche quello dell'Italia (+0,2 a 214.218 unità). Ma nel primo trimestre dell'anno il mercato italiano ha registrato un calo del 19,1% a 538.720 Unità. Mentre, in tutta l'Europa occidentale, il mercato si è contratto del 16,3% e solo quello tedesco ha segnato un risultato positivo (+18%) (16 aprile 2009)
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-04-16
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-04-16 Fmi: la ripresa sarà lenta. Segnali contrastanti negli Usa 16 aprile 2009 Nuovo calo della produzione industriale. Italia peggiore in area euro "L'attuale recessione sarà insolitamente lunga e severa, e la ripresa lenta". Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in uno dei capitoli analitici del World Economic Outlook che sarà diffuso la prossima settimana. "Recessioni associate a crisi finanziarie tendono a essere severe. La ripresa da queste recessioni è solitamente lenta. Se queste recessioni - spiega il Fmi - sono sincronizzate a livello globale tendono a essere ancora più lunghe e seguite da riprese ancora più deboli". Intanto, dopo la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve, secondo il quale la crisi Usa è in fase di lenta stabilizzazione, è stato registrato un calo inaspettato per le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione. Nella settimana terminata lo scorso 11 aprile, gli iscritti all'Ufficio disoccupazione sono diminuiti di 53mila unità, attestandosi a 610 mila. Gli analisti stimavano che le richieste fossero circa 658mila. La media mobile a quattro settimane dei nuovi sussidi è così scesa di 8.500 unità a 651 mila. Tuttavia nella settimana che si è conclusa il 4 aprile, il numero di persone che continua a ricevere assegni di sussidio è salito ancora di 146 mila unità al record di 5,79 milioni. Altro dato positivo: l'indice del distretto della Federal Reserve di Philadelphia è migliorato in aprile a -24,4 punti dai -35 di marzo. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si aspettavano un miglioramento più contenuto a -32,8 punti. Ad ogni modo, siamo ancora ampiamente in area negativa, che indica contrazione dell'attività manifatturiera della regione (si tratta del terzo più grande distretto degli Stati Uniti: include due terzi della Pennsylvania, il Sud del New Jersey e il Delaware). Per contro, a sottolineare che il quadro resta assolutamente fluido e tutt'ora ben poco lusinghiero, il numero di nuovi cantieri avviati negli Stati Uniti è calato del 10,8% alla quota destagionalizzata di 510mila unità nel mese di marzo. Il dato reso noto oggi dal governo americano è peggiore delle attese degli analisti che alla vigilia avevano previsto una flessione del 7,4% a quota 540mila unità. In forte calo nel mese anche i nuovi permessi edilizi che sono scesi del 9% a 513mila unità contro attese per una flessione del 2,5 per cento. Proprio oggi un'altra notizia dall'immobiliare ha dato il segnale della gravità delle crisi attraversata dal settore, che da mesi registra drammatici cali dei prezzi: General Growth Properties (numero due Usa nel settore dei centri commerciali, ne possiede circa 200) ha dichiarato bancarotta e chiesto al Tribunale di New York di accedere al chapter 11 della legge fallimentare Usa per essere protetta dalle richieste dei creditori e di operare sotto l'amministrazione controllata. Si tratta di uno dei più grandi fallimenti registrati nel settore immobiliare Usa. General Growth presenta 29 miliardi di attivo e 27 miliardi di debiti, quest'ultimi, in gran parte mutui immobiliari, non più rinegoziabili nell'ambito della gestione ordinaria. 16 aprile 2009
Eurozona: nuovo calo della produzione industriale 16 aprile 2009 Nei 16 Paesi di Eurolandia il calo della produzione industriale rallenta su base mensile ma continua a crescere su base annua. Secondo i dati resi noti oggi da Eurostat lo scorso febbraio la flessione rispetto a gennaio è stata del 2,3% (le stime parlavano di un -2,5%) contro il 3,5% segnato a gennaio su dicembre 2008. Rispetto a un anno fa il calo della produzione industriale è stato però più pronunciato registrando un meno 18,4% rispetto al febbraio 2008 contro il 17,3% segnato a gennaio 2009 rispetto allo stesso mese del 2008. Nei primi 2 mesi dell'anno la produzione si è contratta del 6,3% rispetto al quarto trimestre del 2008. In questo contesto, Eurostat segnala che l'Italia, su base mensile, ha registrato il peggiore risultato nell'Eurozona (-3,5%) subito prima della Germania, la locomotiva dell'economia europea (-3,2%): Peggio dell'Itlaia, nella Ue a 27 fanno solo Lituania (-4,1%) ed Estonia (-3,6%).
Per l'insieme dei 27 Paesi Ue, la produzione industriale, secondo i dati Eurostat, ha registrato a febbraio un calo dell'1,9% rispetto a gennaio e del 17,5% su febbraio 2008. Nella nota diffusa dall'Ufficio statistico europeo, si precisa anche che sono state riviste le stime sull'andamento della produzione industriale su base mensile relative allo scorso gennaio diffuse il 20 marzo. I dati aggiornati indicano che nel primo mese del 2009, rispetto al dicembre 2008, la flessione della produzione è stata del 2,4% per Eurolandia (meno 3,5% il dato diffuso il 20 marzo) e del 2,3% per l'insieme dei 27 (meno 2,9% la prima stima). 16 aprile 2009
Vendite auto, segnali di ripresa Fiat (+14,3%) è quinta in Europa Tutte le icone rimandano a servizi web, esterni al sito ILSOLE24ORE.COM, che consentono di organizzare online le proprie informazioni e condividerle con la propria community di riferimento. Attraverso questi strumenti è possibile classificare, taggare, votare, commentare o salvare tutti i contenuti online che preferisci. I servizi da noi scelti: OKNOtizie OKNOtizie OKNOtizie è un sistema di editoria sociale in cui gli utenti possono proporre e votare le notizie più interessanti del web. Wikio Wikio Wikio é un motore di ricerca news gestito dagli utenti che tramite i loro voti generano delle classifiche. Del.icio.us Del.icio.us Servizio di social bookmarking che consente di aggregare elenchi di bookmark creati dagli utenti classificandoli con un sistema di tag. Digg Digg Sito web di aggregazione e condivisione delle notizie, dai siti editoriali e dai blog, sulla base delle segnalazioni e del gradimento tra gli utenti.
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